Quanto dista City of Iron?




Il Mercoledì per me ha lo stesso effetto degli spinaci per Braccio di ferro. Non importa quanto pesante sia la giornata lavorativa o quanti problemi/sfighe si possano accumulare, perché il Mercoledì c'è la serata board games! E' un po' come quando al liceo (forse per puro caso anche in quella circostanza accadeva di Mercoledì) c'erano le prime 2 ore di educazione fisica e questo era sufficiente a rendere il resto della giornata in discesa.


La tabella di marcia prevede una capatina in ufficio prima di imboccare la Cisa e fare i 305 km che separano la nostra sede di Gussago dal cliente di Pistoia.
Ovviamente prima di fissare l'incontro mi sono fatto tutti i calcoli dei tempi per essere sicuro di arrivare a casa in orario utile per  poter cenare con la famiglia e poi fiondarmi alla serata di Strategicamente (in programma la seconda partita a City of Iron.... che gioco!!).
C'è da dire che gli spinaci Braccio di ferro li prendeva solo in situazioni di "pericolo" e così i miei Mercoledì devono portarsi dietro, per contratto, tutte le difficoltà possibili.
Non è un caso quindi che lunghi tratti della Cisa sia all'andata che al ritorno siano ad una sola corsia o che, dal cliente, si aggiungano all'ultimo minuto altri referenti tecnici portando un banale incontro di routine della durata di un'oretta ad essere una vera e propria task force di tre nelle quali sono quasi il solo locutore.
Uscito dal cliente imposto il navigatore e l'arrivo a casa viene stimato per le 20.17... dovrei trovarmi in birreria con gli altri per le 20.30... Non ci siamo..
Nel viaggio riesco a recuperare un quarto d'ora e più o meno per le 20.00 arrivo con, incredibile a dirsi visto che il cuoco di casa sono io, la cena che mi aspetta già fumante sul tavolo (in fondo anche Braccio di ferro non sarebbe nessuno senza la sua Olivia considerando anche che prima che la stessa lo scegliesse come fidanzato altro non era che un personaggio marginale delle strisce di Thimble theatre).

Dopo aver avvertito i compagni di merende del ritardo di una mezzoretta (ci sono poche cose al mondo che odio più dell'essere in ritardo e una di queste è essere in ritardo alla serata board games), riesco a sedermi al tavolo e ordinare la birra media per le 21.00.
Ad aspettarmi ci sono Paolo, Francesco ed Andrea e, solitamente, questa formazione è il preambolo a partite toste, tirate e piene di bastardate proprio come piacciono a me.
In attesa del mio arrivo hanno intavolato un prototipo di un amico "desertica" che sembra essere un german non eccessivamente complesso con un interazione diretta abbastanza forte.
Finiscono i primi 3 giri mentre io mi gusto la birra fresca, annotano le impressioni e siamo pronti per il piatto forte City of Iron.

Il gioco in "Breve"...
City of Iron è un gioco uscito da kick starter nel 2013.
- Da 2 a 4 giocatori
- Della durata di 120 Min.
- Le meccaniche sono: deck building, "collezione oggetti", controllo territorio e maggioranze.


Il gioco ha 4 razze distinte (con abilità, stili di gioco e mazzi diversi) che si contendono lo supremazia militare e produttiva delle diverse risorse presenti in questo universo steam punk.
I materiali sono veramente belli e sono composti da un tabellone generale (con segnapunti, indicatore dell'ordine di turno, riepilogo delle produzione per ogni bene e spazio per le possibili unità da costruire), un tabellone personale (riporta lo spazio per il mazzo di sviluppo e quello militare e le abilità bonus della razza di riferimento), i pianeti di partenza e quelli raggiungibili durante il gioco, diversi token e moltissime carte (2 mazzi per ogni razza, un mazzo di carte con le unità da costruire sui nostri pianeti e un mazzo di città da conquistare militarmente.
Ad ogni turno un giocatore, dopo aver fatto l'asta per l'ordine di turno, farà 1 azione (3 in ogni round) tra il mettere da parte un'unità produttiva, il costruire un'unità produttiva tra quelle disponibili o tra quelle messe da parte, il pescare una carta da uno dei suoi due mazzi, il giocare una carta (pagando quanto necessario), il raccogliere le tasse, il ricercare punti scienza o l'attaccare una città neutrale/avversaria.
I punti vittoria si fanno 3 volte durante la partita nel turno successivo all'uscita della carta di conteggio punti. L'unico modo per fare punti è l'avere la maggioranza (o essere in seconda posizione) nella produzione di uno o più beni (più i beni sono pregiati più daranno punti) e a fine partita vengono assegnati punti a chi ha soddisfatto alcune condizioni.
City of Iron è un gioco cattivo, spietato e riconoscente  che non accetta strategie campate per aria o disattenzione perchè ha un economia molto serrata ma che sa premiare chi gli si dedica con attenzione.
Il gioco vi assicuro non essere affatto banale e capire come organizzare i propri mazzi (una chicca è che i mazzi non si mischiano mai per cui saprete sempre cosa e quando vi arriverà) o crearsi un sistema economico efficiente vi creerà più di un grattacapo.
La nostra partita è stata tirata fin dall'inizio con strategie molto diverse che però continuavano a farci arrivare tutti nella stessa manciata di punti.
Sono partito impostando una tattica basata sul crearmi una buona rendita monetaria (il mio mazzo mi consentiva di reperire punti scienza abbastanza velocemente ed io ho cercato di ingolfarlo il meno possibile) e coltivando rape e mufloni per fare qualche punto subito.
La strategia regge e al primo conteggio ho 2 punti di vantaggio su Andrea, 3 su Francesco e 5 su Paolo (ma mai fidarsi di Paolo lui è il re delle strategie a lungo termine e questo sembra proprio il gioco adatto). A questo punto decido, per non ingolfare il mazzo sviluppo, di buttarmi sul militare. La scelta dovrebbe ripagarmi nel breve ma sarà pericolosa nel medio/lungo ed, infatti, al secondo conteggio risulto ancora in vantaggio con più o meno i medesimi distacchi (Paolo sta incominciando a farsi sotto). A fine partita però subisco un paio di attacchi ben piazzati da Andrea, che a livello militare è imbattibile, ed il mio primato sembra essere perduto. Sono le 11.45 e siamo all'ultimo conteggio dei punti assegniamo tutti quelli  base e sono secondo, poi passiamo a quelli bonus e la spunto di un punticino (grazie ad una carta in più nei mazzi o forse al fatto che sia ancora Mercoledì) su Paolo e 2 su Andrea (Francesco finisce un po' più indietro ma devo dire che la sua razza è la più complessa da padroneggiare).
Il gioco ci è piaciuto molto e dopo la seconda partita rimane una gran voglia di rigiocarlo. Ha ricordato un po' a tutti terra mystica come profondità e pianificazione a lungo termine.
Si è fatto troppo tardi per un secondo gioco ma siamo tutti molto appagati dalla serata e di City of Iron, un gioco cattivo, spietato e riconoscente.

Per la serie piccoli uomini crescono: finita la cena prendo la scala per recuperare alcuni giochi molto in alto sopra la libreria ed il mostriciattolo di casa (3 anni) trotterella sotto di me. Siccome inizia ad essere stanco e vede il papà che sta per uscire tira per terra i suoi giochi. La Peroni (la mia Olivia) li raccoglie e li mette in alto sopra la libreria. Prima di uscire di casa do una bacio al cucciolo e gli dico di fare il bravo e gli spiego di non buttare i giochi per terra se no li mettiamo in alto e non glieli diamo più. Lui mi guarda,vede i miei giochi sopra la libreria e mi dice anche tu.

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